Serenoa, la salute maschile racchiusa in una bacca

www.lifegate.it/serenoa-salute-maschile | 8 giugno 2020, di Rossana Cavaglieri

Buone notizie per gli uomini. La bacca di serenoa migliora il benessere urinario e sessuale e arricchisce la qualità della vita.
La vita sedentaria e gli eccessi alimentari del periodo appena trascorso possono avere peggiorato in alcuni uomini i sintomi dell’infiammazione prostatica e dell’ipertrofia prostatica benigna, disturbi di cui soffre un uomo su quattro tra i 40 e i 49 anni e uno su due oltre i 50. Problemi non gravi ma tali da pregiudicare la qualità della vita. Gli estratti di serenoa, efficaci, sicuri e naturali, migliorano il benessere urinario e sessuale.

La serenoa (Serenoa repens) è una palma nana americana, chiamata anche saw palmetto o sabal serrulata. È originaria della Florida dove cresce nelle foreste adiacenti ai litorali. I principi attivi sono contenuti nelle bacche mature, simili a olive dal colore rosso cupo. “La serenoa era un rimedio tradizionale dei Nativi americani, che la usavano per i disturbi urogenitali ma anche per una varietà di altri problemi e come tonico energetico”, spiega Daniele Grassi, medico specialista in urologia ed esperto di fitoterapia e agopuntura all’Hesperia Hospital di Modena. “Oggi gli estratti di questa pianta, praticamente priva di effetti collaterali negativi, sono considerati un rimedio importante per i disturbi causati dall’ipertrofia prostatica benigna (IPB) e dell’infiammazione prostatica come dolore pelvico cronico, frequente minzione e problemi della sfera sessuale”.
Principi attivi ed effetti della serenoa

Le bacche di serenoa repens sono ricche di preziosi acidi grassi e di fitosteroli, ed è proprio l’estratto lipido-sterolico di questa pianta a costituire il principio attivo più interessante per i suoi molteplici effetti benefici. “Questa sostanza agisce in vari modi sull’iperplasia prostatica benigna”, spiega l’esperto. “Anzitutto a livello ormonale. Infatti inibisce la trasformazione del testosterone in diidrotestosterone (DHT), l’ormone androgeno più potente dell’organismo, responsabile dello stimolo sulla proliferazione cellulare a livello della prostata. Inoltre ha effetti antinfiammatori, dato che frena la formazione di molecole infiammatorie come prostaglandine e leucotrieni. Sono tutti effetti ampiamente documentati da studi scientifici”. Uno dei più recenti, per esempio, è stato pubblicato nel 2018 sul World journal of urology. Condotto su un gruppo di novantasette pazienti affetti da infiammazione prostatica, ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo dei disturbi in seguito a un trattamento di sei mesi con estratto di serenoa. Attualmente, secondo l’autorevole parere dell’Ema, la European medicines agency, gli estratti lipido-sterolici di serenoa repens rappresentano il trattamento più efficace e sicuro per contrastare le infiammazioni prostatiche collegate all’iperplasia prostatica benigna.

Perché la prostata si ingrossa

Ma come si arriva a soffrire di iperplasia prostatica benigna, e quali possono essere le conseguenze di questo disturbo? “Sono diversi i fattori che concorrono a causare l’ingrossamento di questa ghiandola dell’apparato genitale maschile che, ricordiamo, ha il compito di produrre ed emettere il liquido prostatico che va a comporre lo sperma”, spiega il dottor Grassi. “Normalmente delle dimensioni di una castagna, la prostata può aumentare notevolmente di volume in seguito a infezioni ripetute, disturbi come la sindrome metabolica, sedentarietà ma soprattutto per il processo di invecchiamento. L’infiammazione cronica associata all’ingrossamento può provocare, nel tempo, dolore pelvico cronico e disturbi alle basse vie urinarie, dato che la prostata si trova appena sotto la vescica. Possono allora insorgere problemi come difficoltà a urinare, ristagno di urina nella vescica, senso di incompleto svuotamento, bruciore alla minzione, necessità di alzarsi spesso la notte per far pipì (nicturia) e sviluppo di infezioni delle vie urinarie. Inoltre, l’ipertrofia prostatica può comportare disfunzioni sessuali per la ridotta produzione di ossido nitrico, sostanza correlata all’erezione. Non è invece collegata al carcinoma della prostata, che si sviluppa in un’altra parte di questa ghiandola”.

Serenoa anche per rinfoltire i capelli

I numerosi studi effettuati hanno confermato che la serenoa non comporta effetti collaterali negativi, neppure assumendola per periodi prolungati. La buona notizia, invece, è che gli estratti di questa pianta risultano efficaci anche in un altro problema tipicamente maschile, cioè l’alopecia di origine androgenetica, legata a squilibri ormonali. La serenoa agisce infatti sempre inibendo la conversione del testosterone in diidrotestosterone, l’ormone all’origine di questo tipo di calvizie. Importante però seguire la terapia per l’alopecia con la consulenza del medico.

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